Le CER, acronimo di Comunità Energetiche Rinnovabili sono un soggetto giuridico autonomo i cui membri sono cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali ed autorità locali. I soci della CER condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti a fonte rinnovabile con l’obiettivo di essere parte alla generazione di benefici ambientali, sociali ed economici.
In una CER l’energia elettrica rinnovabile viene condivisa tra soggetti produttori e consumatori con l’unico vincolo di essere connessi alla medesima cabina primaria attraverso la rete di distribuzione rende possibile la condivisione virtuale di questa energia.
L’obiettivo principale della partecipazione è l’autoconsumo diffuso, ovvero la condivisione attraverso la rete di distribuzione dell’energia che viene prodotta all’interno della comunità stessa, con benefici economici, sociali e soprattutto ambientali per l’area in cui operano.
Decreti e incentivi a sostegno delle CER
Dal 2018, anno in cui sono state introdotte e riconosciute, le CER vengono sovvenzionate da vari Enti, a partire dai fondi propriamente destinati. Questi fondi sono in continuo aggiornamento e regolamentati periodicamente attraverso Decreti studiati ad Hoc. L’obiettivo è finanziare in primo luogo l’avvio della CER ma anche supportare l’installazione degli impianti, eventuali efficientamenti e/o servizi di revamping per gli impianti già esistenti, ed ancora i servizi di manutenzione, gestione burocratica e anche la predisposizione di una tariffa definita “incentivante”. La tariffa incentivante per gli utenti attivi delle CER consiste in un prezzo agevolato a fronte della quota di energia prodotta e poi reimmessa in rete.
Questo piano di investimenti rientra nel PNRR con una misura dedicata che è finanziata con 2,2 miliardi di euro ed ha come obiettivo ultimo la realizzazione di impianti da fonte rinnovabile per una potenza complessiva di almeno 2 GW ed una produzione indicativa di almeno 2.500 GW ogni anno.
A conferma della volontà di incentivare il processo di sviluppo, il contributo a fondo perduto è cumulabile con l’incentivo in tariffa.
Il ruolo delle cabine di trasformazione
Proprio parlando di potenza e consumi generati, è essenziale raccontare il ruolo delle cabine.
Nell’ambito dello sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, il ruolo delle cabine di trasformazione è centrale. Il TIAD – Testo Integrato Autoconsumo Diffuso- all’articolo 10 definisce come indispensabile per rientrare in una comunità energetica che il posizionamento dei POD (Point of delivery – punto di prelievo) in una stessa area c.d. “convenzionale” allacciata alla stessa cabina primaria.
Nella rete elettrica le cabine primarie occupano una parte fondamentale poiché hanno il compito di trasformare l’energia in alta tensione -AT- in energia di media tensione -MT- per renderla utilizzabile per i dispositivi in uso ai cittadini.
È partendo dalla cabina primaria che si può progettare lo sviluppo di una comunità energetica, la cabina primaria infatti è il punto di connessione tra la rete di distribuzione e le comunità permettendo l’inserimento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili proprio come gli impianti fotovoltaici. Attraverso i Decreti sopracitati sono regolati l’accesso alla cabina primaria e la possibilità di utilizzarla per la distribuzione dell’energia prodotta dalla comunità energetica.
Lo step successivo al primo passaggio attraverso la cabina primaria è costituito dalle cabine secondarie.
Queste rappresentano il vero punto di smistamento e gestione dell’energia destinata agli utenti finali, e la differenza principale tra le due cabine risiede quindi nel livello di tensione gestito e nella loro posizione nella rete di distribuzione. Mentre la cabina primaria è situata all’inizio della rete di distribuzione, la cabina secondaria si trova più vicino alle strutture che ne beneficiano, rispetta determinate caratteristiche di omologazione e funzionamento, ma è soprattutto più versatile e pensata per adattarsi al meglio alle esigenze di spazio e prestazioni di cui ha bisogno l’utilizzatore finale, che si tratti di una Comunità Energetica Rinnovabile, o un complesso di aziende. Gecab da sempre è al fianco di queste realtà e le supporta fin dalla fase progettuale, quando iniziano ad emergere dati tecnici importanti ed una consulenza sulla cabina giusta ed il giusto allestimento da installare, diventa di un’importanza cruciale.