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Tipi di impianti di depurazione: quali scegliere?

Lo scopo principale degli impianti di depurazione è di rimuovere gli elementi inquinanti contenuti nelle acque di scarico la cui qualità è stata pregiudicata dall’azione dell’uomo dopo il loro utilizzo in attività domestiche, industriali e agricole.

Negli ultimi decenni il notevole aumento del consumo di acqua da parte delle industrie, delle attività produttive e domestiche ha portato a una riduzione del potere di autodepurazione dell´acqua.

Il mancato equilibrio naturale è stato ristabilito investendo una notevole somma per la realizzazione di impianti di depurazione che garantiscono il mantenimento dell’acqua corrente pulita.

Negli impianti di depurazione tradizionali sono di norma trattate le acque reflue urbane o scarichi civili. Esse comprendono le acque di rifiuto domestiche e alcuni reflui industriali assimilabili dal punto di vista qualitativo a quelli domestici. In altri casi per tutela e la sostenibilità ambientale occorre quindi utilizzare processi di depurazione delle acque industriali in modo da rientrare nei valori richiesti ed eliminare le sostanze inquinanti.

Esistono, inoltre, stazioni di sollevamento per la raccolta e il rilancio delle acque di scarico verso la fognatura quando questa risulta irraggiungibile per gravità. Sono posizionati principalmente nelle aree rurali o pedemontane a bassa densità abitativa sprovviste di una capillare rete di canalizzazione dei reflui.

Gli impianti di separazione di idrocarburi e oli naturali si occupano del trattamento delle acque di scarico provenienti da autolavaggi, autofficine, stazioni di servizio.

Sono apparecchiature di tipo statico il cui scopo principale è la rimozione delle sostanze leggere, in primo luogo le particelle di idrocarburi che, se non emulsionate, salgono in superficie.

Vengono utilizzati singolarmente o abbinati con gli impianti di prima pioggia.

Questi ultimi sono utilizzati per la depurazione e lo smaltimento programmato delle acque di origine meteorica precipitate nei primi 15 minuti dell’evento meteorico. Infatti è stato calcolato che nelle abitazioni civili circa il 50% del fabbisogno giornaliero d’acqua possa essere fornito dal recupero delle acque piovane.

Le acque meteoriche sono una fonte continuamente disponibile e richiedono trattamenti semplici ed economici per un loro riutilizzo, per usi non potabili.

Gli impianti destinati al recupero delle acque meteoriche consentono il riutilizzo delle acque provenienti dai pluviali di abitazioni civili, garantendo una riserva ideale per l’irrigazione di aree verdi, per il lavaggio di veicoli, lo scarico acque dei servizi,

Ognuno di questi impianti si serve di particolari vasche monolitiche per garantire la buona tenuta del manufatto ed evitare la dispersione di sostanze inquinanti.

Le vasche sono realizzate in cemento ad alta resistenza meccanica, armati e vibrati e trovano impiego in numerosi campi:

-vasche antincendio;

-recupero dell’acqua piovana per usi civili, agricoli ed industriali;

-impianti di prima pioggia;

-accumulo liquami;

-stoccaggio acque reflue industriali e civili.