Impianti per il trattamento di reflui industriali: cosa sono e a cosa servono

 

Sono molteplici, se non addirittura tutti, i settori industriali i cui i processi produttivi richiedono l’utilizzo di acqua. L’acqua utilizzata in tali processi, per poter essere riversata nell’ambiente, deve soddisfare determinati requisiti. Se non opportunamente trattata, essa può produrre grandi quantità di anidride carbonica, nitriti e solfati che danneggiano l’ambiente.
Lo sviluppo industriale e la crescente urbanizzazione hanno posto fortemente la questione di un degrado ambientale non più sostenibile. Per far fronte al problema esistono ormai diverse tecnologie e impianti innovativi e all’avanguardia.

Un impianto per il trattamento dei reflui industriali deve eliminare tutti gli agenti contaminanti contenuti nelle acque industriali. Il trattamento di depurazione prevede una serie di fasi durante le quali, una volta eliminate le sostanze inquinanti, i liquidi reflui subiscono un processo di trasformazione, diventando fango, tale da essere idoneo allo sversamento in un corpo recettore (terreno, lago, fiume o mare mediante condotta sottomarina), senza che questo ne possa subire danni (ad esempio dal punto di vista dell’ecosistema ad esso afferente). Uno dei possibili usi dell’impianto di trattamento delle acque reflue è quello di riusare delle acque reflue depurate (secondo quanto stabilito nel D.M. 185/2003) per esempio nell’uso irriguo, per alimentare i sistemi di riscaldamento e caldaie o i sistemi di raffreddamento, per alimentare gli impianti antincendio, per essere riutilizzata all’interno dei processi produttivi, ad esempio nei cicli termici, e tutti gli utilizzi generici che non sia richiesta l’utilizzo di acqua potabile.

Per lo scarico di acque industriali, è frequente la presenza di elementi inquinanti per i quali risulta obbligatorio un trattamento chimico-fisico, in quanto il trattamento biologico dell’acqua non risulta sufficiente.

Il trattamento chimico-fisico delle acque è costituito da un processo chimico necessario per rendere insolubili gli inquinanti organici ed inorganici in sospensione ed in soluzione presenti nell’acqua ed un processo fisico necessario per separare la parte insolubile da quella acquosa.

Gli impianti di depurazione sono costituiti da una serie di manufatti (in genere in calcestruzzo armato) e apparecchiature, ognuno con specifiche funzioni, nei quali viene attuata la depurazione degli scarichi di origine industriale.

Solitamente in un impianto di trattamento delle acque reflue si distinguono due linee specifiche: la linea acque e la linea fanghi. Nella linea acque vengono trattati i liquami grezzi provenienti dalle fognature e di regola comprende tre stadi, chiamati pretrattamento, trattamento ossidativo biologico e trattamenti ulteriori. Nella linea fanghi vengono trattati i fanghi. Come detto precedentemente, le acque depurate vengono trasformate in fanghi. In questo modo lo smaltimento non solo sarà meno dannoso per l’ambiente, ma anche meno costoso. Sempre più numerose sono, ormai, le aziende presenti sul territorio campano che si occupano proprio della costruzione di impianti di depurazione eseguiti con elementi modulari prefabbricati in cemento armato.